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lunedì, 25 Novembre 2024
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La classifica top ten dei nuovi volti del calcio mercato

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Il calcio mercato dei nostri dilettanti ha girato ieri, 30 giugno, la boa: da oggi, 1° luglio i tesseramenti potranno essere tutti ufficiali e non si deve da parte di noi addetti ai lavori adoperare il condizionale, perché o sei carne o pesce. Vediamo fino ad ora quelli che sono stati i dieci colpacci messi a segno dalle varie società che militano nei Tornei veronesi, dalla Serie C alla Seconda categoria.

SACCONI ALBERTO: il destro di Pressana, classe 2000, è stato il primo colpo messo a segno dal CastelbaldoMasi del diggì Franco “Pizza” Gobbi. Erano in tanti club a fare la corte all’ex Caldiero, la stagione ultima al Sitland Rivereel, ma l’ha spuntata per primo l’ha chiamato, ossia il sodalizio basso-padovano. Mancino, ottimo il dribbling, un autentico pistone-polmone di tre quarti di campo. Ma, altri pezzi da novanta sono stati assicurati a “patron” Michele Ottoboni, quali gli ex Caldiero Alessandro “Scirea” Pisani ed Alessandro Tonolli.

ODOGWU RAPHAEL: il bomber nigeriano, classe 1991, torna al borgo natìo, e cioé alla Virtus Borgo Venezia di Gigi Fresco. Dopo aver trascinato l’Arzichiampo storicamente alla serie C, “Arcobaleno” pareva essere ormai del Caldiero, quando, invece, alla fine ha prevalso il team gigifreschiano.

MECCHI MATTEO: acrobatico tra i pali, a volte addirittura sfacciatamente irriverente verso l’avversario dopo avergli negato la più ghiotta delle opportunità. Mecchi, classe 1994, studente a Verona in Scienze della Comunicazione, è passato all’A.C. Raldon.

ISOLANI ANDREA: centrocampista incontrista, implacabile sull’uomo, l’atleta, classe 1994, ha lasciato Casaleone per acquartierarsi a Nogara.

BADIA MATTEO: il forte attaccante isolarizzano, rivalutato, per non dire lanciato da mister Andrea Corrent, ha ricevuto complimenti da club di categoria superiore, che, a detta della dirigenza biancazzurra, però non hanno mai bussato alla loro porta per averlo concretamente fatto proprio. Farà coppia con il riconfermato El Alami, “re dei Tornei” estivi della Bassa ed “eroe di Bassano” per via del gol che ha permesso all’Isola 1966 di accedere alla Promozione. Anche Emanuele Friggi, ex Legnago, CastelbaldoMasi e l’anno scorso al Casaleone, è un altro colpaccio messo a segno dal diesse Graziano Molinaroli. Resta il fatto, ciononostante, che l’avanti 30-12-1999 sarà la punta di diamante del prossimo campionato di Promozione, il primo storico per il paese che ha per simbolo del proprio Comune la scrofa.

GUCCIONE GIOVANNI: non riconfermato al Caldiero, lui, uno dei protagonisti del balzo in D dei “termali”, il “Conte di Bergantino di Rovigo”, classe 1989, dopo aver trascinato anche il Vigasio in D e dopo essere stato corteggiato dal CastelbaldoMasi, alla fine ha preferito accasarsi all’ambiziosa scuderia del Montecchio Maggiore dei potenti imprenditori nella meccanica Aleardi.

ELIA ALESSANDRO: la punta crotonese, ex Villafranca, classe 1990, è fino ad ora il colpo da novanta messo a segno dai due diesse albaronchesani, Alessandro Romìo e Graziano Parisi. Mancino dal tocco magico quanto fatale, tanta classe da vendere in mezzo al campo, sarà l’asso nella manica del riconfermato trainer bianco-verde-granata Emanuele Pennacchioni e del suo vice Luca Moretto.

BAZZANI EMANUELE: lo stopper di – e non del – CastelbaldoMasi, classe 1995, ottimo studente in Economia e Commercio presso l’Ateneo padovano, ha fatto qualche rinuncia all’ingaggio pur di giocare in un club di Eccellenza del Veronese. E, come un volpone, il diesse sanmartinese Pippo Baltieri, ha intercettato i suoi desideri e lo ha portato alla firma con il “sodalizio del Fibbio”. Bazzani aveva giocato nel Badia Polesine, contribuendo alla salvezza dei rodigini, ma vanta esperienza nell’A.C. Oppeano, che ha contribuito a portare in Eccellenza.

DERVISHI ERJON: è il colpaccio messo a segno dal diesse della Pro Sambo del diggì Antonio Bogoni, Massimo Franchetto. Potenza, quantità, costanza realizzativa hanno fatto alzare il borsino del Badia Polesine, ma, soprattutto lo hanno fatto conoscere agli addetti ai lavori veronesi. Non guardate la carta d’identità: classe 1983, ma lui, “l’aquila albanese” è come il vino: più invecchia, più è devastante sotto rete. Oltre a lui, tenete d’occhio, quest’inverno, il fenomenale portiere Alessio Tadiello, classe 2002, 191 cm di altezza, frutto del vivaio pro-sambonifacese, ma da tempo maturo per il gran salto. Un’altra occhiata di forte considerazione la merita il difensore Thiaw, ex casaleonese.

LEANDRO PARRELLA: è la ciliegina sulla torta dell’Alba Borgo Roma del nuovo corso in Primna categoria dopo 15 anni di Promozione. Centrocampista dai piedi buoni e dalla grande visione di gioco, il classe 1987 partenopeo (ex A.C. Sambo di C2), non parla, ma si fa sentire in campo. Eppoi, è un ottimo mister delle giovanili, inventore di una tecnica sopraffina da trasmettere ai più piccoli. Ha iniziato nel L.R.Vicenza, sicuramente, una volta appesi gli scarpini al chiodo, inseguirà il grande Cesare Prandelli.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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