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domenica, 24 Novembre 2024
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Altra stagione positiva per il Caldiero del presidente Filippo Berti che da 18 anni guida il club termale

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Passione, sacrificio e grande amore per il calcio del suo paese. Questo è Filippo Berti, l’anima del Calcio Caldiero Terme che anche il prossimo anno sarà ai nastri di partenza della serie D. Il giovane presidente termale, con questa ultima stagione, è al suo diciottesimo anno alla guida del Caldiero. Si è da poco concluso il campionato di Serie D dove i gialloverdi sono arrivati al 6° posto del girone C con 51 punti raccolti in 34 partite. Presidente, è soddisfatto del piazzamento ottenuto? “Certo che si. Voglio ribadire, con tranquillità e modestia, che noi siamo una piccola realtà di un piccolo paese. Questo è un dato di fatto, quest’anno ci siamo scontrati, calcisticamente parlando, contro squadroni più attrezzati di noi per vincere il campionato. Società con alle spalle solidissime e ingenti forze economiche. Come ad esempio la capolista Arzignano Chiampo che è stata promossa in serie C. Ma anche Union Clodiense, Adriese, Luparense e Campodarsego sono squadre di grosse spessore e di grande tradizione calcistica”.

E ancora: “Noi abbiamo conquistato con grande anticipo la salvezza al termine di una stagione abbastanza travagliata e di questo sono veramente orgoglioso. Voglio aggiungere che per il secondo anno consecutivo siamo arrivati secondi nella classifica “giovani D valore”. Da non dimenticare inoltre che il nostro attaccante Lorenzo Zerbato (che ha già rinnovato fino al 2024) ha vinto la classifica cannonieri del nostro girone con 20 reti. Infine abbiamo lanciato in prima squadra ragazzi interessanti provenienti dal nostro settore giovanile che hanno dimostrato il loro grande attaccamento ai colori sociali del Caldiero. Tutti aspetti che mi rendono orgoglioso”.

In una congiuntura economica difficile e soprattutto in tempi di guerra aspri e bellicosi, tra Ucraina e Russia, gestire in questo momento il calcio diventa difficile. Sappiamo che la sua azienda lavora benissimo con diverse nazioni Europee, tra le quali appunto Russia e Ucraina.. “La realtà lavorativa quotidiana non è di sicuro facile per nessuno. Il conflitto tra Russia e Ucraina ha esasperato i toni e causato nuovi problemi all’economia mondiale, vedi i costi del grano e del gas che si sono parecchio alzati. Chiaramente nella mia vita arriva prima il lavoro e la mia famiglia, dopo il pallone. Quello che possiamo lo mettiamo nel calcio, lasciando però spazio ad un attenta gestione finanziaria, fatta oculatamente e senza fare spese folli e non alla nostra portata. Se domani arrivasse alla mia porta un imprenditore che desidera acquistare il Caldiero, con nuovi obiettivi di ulteriore crescita, io sono pronto ad ascoltarlo”.

Su cosa si poggia il Caldiero Terme? “Sulle persone e le loro capacità, sul rispetto reciproco e soprattutto sui grandi valori umani. Chi viene a giocare da noi deve capire il nostro progetto fondato sull’attaccamento alle nostre tradizioni ed ai nostri colori sociali. Come dico spesso ai miei giocatori loro devono essere prima uomini e poi calciatori”. Secondo lei, il futuro del calcio da dove deve partire? “Dai giovani e dal settore giovanile. Dobbiamo essere noi i primi a crederci cercando di lavorare con costanza, professionalità e grande entusiasmo. Grazie anche a tecnici preparati e a ragazzi che hanno voglia di crescere calcisticamente ma senza dimenticare lo studio. Dobbiamo essere bravi nel lanciare ogni anno in prima squadra giovani di spessore e di provate capacità. Il calcio è una scommessa: si può vincere, pareggiare o perdere, ci mancherebbe altro, ma l’importante è dare tutto sul campo con positività e grande energia. Devi sempre stare attento nel programmare e saper vedere chiaro anche oltre il muro. Cosa che non è certo facile!”

Quest’anno chi è stato il rullo compressore del vostro girone C del campionato di serie D? “Dico l’Arzignano Chiampo, senza ombra di dubbio. Anche se ha attraversato un momento di difficoltà è una squadra che è stata attrezzata al meglio per vincere il campionato e che ha alle spalle una struttura degna di una formazione di serie C. La prossima stagione giocherà tra i professionisti che è davvero un altro pianeta”. In questa stagione avete cambiato tecnico in corso d’opera con Fabrizio Cacciatore che è subentrato a mister Tommaso Chiecchi nel finale di campionato? “Cacciatore è stato bravo, ha legato con il gruppo ed i giocatori gli vogliono bene. Tra breve ci confronteremo con lui e valuteremo come poter procedere per il meglio della società, pronti a preparare la nuova stagione sportiva 2022-23 di serie D”.

Intanto in queste ore l’Ufficio Stampa del Calcio Caldiero Terme S.S.D., tramite un comunicato ufficiale, a nome della Società termale, dice: “Il Calcio Caldiero Terme smentisce con forza le notizie emerse negli ultimi giorni. Non esiste nessun accordo con qualsivoglia società o realtà per la cessione del club o del titolo sportivo di Serie D. Ogni notizia o voce circolata tra gli addetti ai lavori è pura fantasia e come tale desideriamo respingerla al mittente. Il presidente Filippo Berti ci tiene a rassicurare sponsor e sostenitori. Il Calcio Caldiero Terme proseguirà la propria attività anche nel prossimo campionato, con la lealtà e l’impegno che da sempre hanno contraddistinto questo sodalizio. La società sta già programmando la prossima stagione sportiva, la quarta consecutiva del club in Serie D con la famiglia Berti orgogliosamente alla guida. Invitiamo tutti i colleghi giornalisti a contattare il nostro ufficio stampa per verificare la correttezza delle informazioni eventualmente in possesso relative al club. La società si riserva di tutelarsi in ogni sede in caso di nuove notizie che sono prive di fondamento”.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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