E’ lui, Matteo Branchini, classe 1972, di Revere mantovano, bancario, lo stilista del Bovolone 2019-20 del presidente Paolo Zago, classe 1990. Trascorsi da calciatore come centrale di centrocampo, la maggior parte dei quali spesi nell’Ostiglia, è di fede juventina ed è amante del calcio e divertimento, che si propone di far applicare come un fiore all’occhiello all’elegante giacca di un frac rosso e blu indossato dai suoi ragazzi: “Il mio modulo tattico preferito” esordisce il coach virgiliano “sarebbe il 4-2-3-1; uso il condizionale perché non sempre riesco a farlo adottare alla squadra, mentre l’anno scorso l’ha interpretato un gran bene la Pro Sambo. Nel Veronese, tutti giocano palla lunga, ad eccezione – e mi riferisco a quanto visto l’anno scorso – di Montorio, Audace e dell’Isola 1966 ammirata al ritorno. Nel girone “B” di Prima categoria le punte sono navigate, con età media che sfiora i 30 anni. Io vorrei dai miei nuovi ragazzi un gioco non rischioso, far loro giocare la palla e divertire magari il nostro pubblico”.
Tra le sue teorie, frutto di anni da allenatore anche delle giovanili (si è esercitato in tutte le categorie, dagli Esordienti fino agli Juniores, guidando 3 anni fa anche gli Juniores Elite del Vigasio, ma prima ancora gli Esordienti 1999 del Nogara sotto la presidenza del prof. Claudio Bertelli: “L’attuale presidente bianco-rosso Andrea Martini” ricorda “allora allenava i nati nel 1998”), c’è anche questa: “Nel calcio giocano in tre: la punta, il portiere e il difensore che contrasta”. Ebbene: a me piacerebbe coinvolgere tutta la squadra. Il calcio è un gioco e bisogna cercare di giocare”. Per il diesse bovolonese (ma non dimentichiamo le sue origini isolane!), “baffo” Claudio Patuzzi, si è cercato di creare un mix tra i giovani del vivaio – futuro della Prima squadra – e giocatori di una certa esperienza: “A mister Branchini piace lavorare con i giovani” spiega Patuzzi “e noi gli abbiamo messo a disposizione 6-7 buoni elementi del nostro settore giovanile. Non solo, ma anche buona parte degli Juniores Provinciali allenati da Gabriele Pasotti. Non gli abbiamo chiesto un traguardo preciso: certa è una cosa, e cioé che vogliamo migliorare il piazzamento di centro-classifica raggiunto a maggio”.
Sempre per il diesse rosso-nero, alla pari della sua intramontabile “fede” milanista, la squadra che ha lavorato meglio nel registro del mercato è “la mia ex Scaligera, la Pro Sambo (anche se ha ceduto pezzi importanti, li ha rimpiazzati con altri di pari valore) e il Casteldazzano. Dai miei giovani? Mi aspetto molto dal serbo 1999 Milos Milanovic, ruolo centrocampista. Ma, anche un pronto rientro dall’infortunio dell’avanti classe 2000, Salah Samrani Eddine”.
Per il presidente, il tabacchicoltore ed impresario vitivinicolo (ottimo il Prosecco Villa Morago servito a tavola, assieme a un primo basato su prosciutto e melone e uno speciale secondo, uno splendido risotto col tastasal dello “chef stellato”, il concamarisano Federico Tambalo, aiutato al parolo da Giuseppe Pietrobon, papà del terzino del 2000, Alex), Paolo Zago l’obiettivo primario non esiste: “Puntiamo a fare bene, davanti c’è la Pro Sambo assieme al neo retrocesso A.C. Cadidavid di mister Fabrizio Sona e delle punte Davide Falavigna, Andrea Sabbion e Nicola Avesani (dici niente?)”. Per il cugino e segretario Simone Guzzo, padre per la prima volta in ottobre, “bisognerà vedere prima la composizione dei due gironi, l'”A” e il “B” di Prima categoria, e molto quotata è l’Alba Borgo Roma del nostro ex coach Devis Padovani”.
E, sempre il dirigente aggiunge: “Il girone “B”, quello in cui verremo riconfermati, sarà più difficile di quello dell’anno scorso! Come vivaio” chiosa Guzzo “saremo presenti in tutti i Tornei indetti dalla Federazione, con la bella eccezione dei Giovanissimi, i quali competeranno in regione”. Il presidente Paolo Zago in chiusura ci fa sapere che il Bovolone è in crescita sia come movimento giovanile sia a livello dirigenziale: “Nei nostri quadri si sono aggiunti soci nuovi, e questo ci fa molto piacere perché attesta che stiamo percorrendo la strada giusta”.
QUESTA LA NUOVA “ROSA” DEL BOVOLONE 1918:
PORTIERI: Jonny Greguoldo (94), Matteo Sgarbossa (98, dall’A.C. Oppeano).
DIFENSORI: Marco Bonfante (87), Alessandro Corsi (95), Alberto Lunardi (94, dall’Isola 1966), Riccardo Gusella (93, dall’Isola 1966), Matteo Ceolini (99, dal SanguinettoVenera), Alex Pietrobon (2000, dal SanguinettoVenera), Edoardo Fiorini (98, dall’A.C. Oppeano), Francesco Oppido (95).
CENTROCAMPISTI: Ettore Padoan (95), Enrico Bissoli (99), Milos Milanovic (99), Giacomo Comunian (95), Leonardo Strazza (93), Simone Gasparini (94), Gabriele Famao (dal SanguinettoVenera).
ATTACCANTI: Giacomo Bissoli (87, dall’Isola 1966), Alexsandar Pesic (83, dal SanguinettoVenera), Mattia Fraccaroli (95, rientro dal prestito al Casaleone), Umberto Ambrosi (93, dall’Atletico Città di Cerea), Giacomo Rossignoli (95), Denis Zanini (95), Salah Samrani Eddine (2000), Kevin Ambrosi (99, dal Nogara Calcio).
LO STAFF TECNICO: Mister Matteo Branchini, fisioterapista Lorenzo Storari, preparatore atletico Alberto Bortolazzi, preparatore dei portieri Stefano Facchinetti (giunto dal Pozzo)
QUADRI DIRIGENZIALI DEL BOVOLONE 1918:
PRESIDENTE: Paolo Zago.
VICE PRESIDENTE: Claudio Bissoli.
DIRETTORE SPORTIVO: Claudio Patuzzi.
SEGRETARIO: Simone Guzzo.
DIRIGENTE: Cristian Pedaci.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it