È stato una visita ricca di spunti di riflessione e di condivisione quella del Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete al Comitato Regionale Veneto FIGC-LND. Prima l’incontro con il personale dipendente della sede regionale e delle Delegazioni, quindi il confronto con gli organi di governo del calcio dilettantistico veneto, a cui hanno preso parte anche il Vice sindaco di Venezia Andrea Tomaello e il Consigliere Federale dell’Area Nord LND Florio Zanon. Si è parlato ovviamente delle novità previste dalla riforma dello sport, a partire da quelle che riguardano il vincolo sportivo, tema particolarmente delicato per il mondo dei dilettanti. Queste le parole di Abete: “È un problema che non riguarda soltanto il calcio ma tutte le discipline sportive. La prossima stagione daremo attuazione alla norma che prevede la riduzione del limite dell’età da 25 a 24 anni, ma l’abbassamento del limite a 18 anni dovrebbe essere posticipato al 1° luglio del 2025, per cui fortunatamente c’è ancora spazio temporale per una riflessione”. Sul contratto di lavoro sportivo il Presidente della Lega Dilettanti ha affermato: “Stiamo lavorando con la Federazione e con il Governo a delle soluzioni che dovrebbero diventare operative il prossimo anno, anche se non c’è ancora un testo su cui confrontarsi. L’obiettivo è preservare gli equilibri delle nostre società, dobbiamo scongiurare la crescita esponenziale dei costi che comporterebbe un aggravio insostenibile per un movimento che già ha risentito e risente della pandemia e della congiuntura economica sfavorevole”.
Abete ha voluto anche ribadire la centralità del ruolo delle risorse umane all’interno della Lega Nazionale Dilettanti: “La LND vive sul territorio, l’80% del nostro personale lavora nelle sedi regionali e nelle Delegazioni. Dobbiamo dare ai nostri dipendenti la giusta attenzione e formarli in maniera adeguata, incentivandoli a ragionare sempre di più in un’ottica di grande ‘famiglia’ perché il loro ruolo è cruciale per la crescita di tutto il movimento, dal Nord al Sud”. Il Presidente del Comitato Regionale Veneto Giuseppe Ruzza ha espresso piena unità di visione (e di intenti) con il Presidente Abete: “Siamo molto preoccupati per le conseguenze della riforma dello sport, soprattutto sul tema del vincolo sportivo, che consideriamo il problema dei problemi. Dobbiamo ragionare approfonditamente, non è possibile rifare tutto ogni anno, la speranza è che da qui al 1° luglio 2025 qualcuno possa porre rimedio alla struttura che è stata delineata e che penalizza oltremodo le società dilettantistiche. Sul contratto di lavoro sportivo siamo invece più possibilisti, soprattutto se il limite della detassabilità verrà alzato a 15mila euro come è stato prospettato nelle ultime settimane”. Così, infine, sul ruolo del personale della LND: “Il mondo del lavoro è in continua evoluzione, anche a livello tecnologico, per cui la formazione dei nostri dipendenti è cruciale oggi più come mai. Altrettanto importante è dare prospettiva al loro operato, trasmettere l’idea che c’è un obiettivo comune di crescita del movimento da perseguire”.
Mario Caporello – Ufficio Stampa LND Veneto
per www.pianeta-calcio.it