All'”Erasmo Zamperlini”, va in scena un brutto Albaronco, che, anche a detta dei suoi dirigenti e dei suoi delusi tifosi, disputa la partita più incolore della stagione 2018-19. Ma, lo scivolone non preclude la possibilità di poter salire lo stesso in Eccellenza, in quanto gli albaronchesani domenica prossima saranno attesi all’ultima sfida, quella contro un’altra trevigiana, il Montello, al fine di potersi meglio alloggiare nella graduatoria dei meriti per poter essere ammessi alla categoria superiore. Si giocherà per contendersi il 3° miglior posto della graduatoria. E’ che, in tali casi, non giova, in sede di calcio mercato, la lunga attesa per la fumata bianca di Marghera: disturba, nelle contrattazioni, avvicinare questo o quest’altro calciatore, il quale si riserva di decidere se firmare per questa o quest’altra scuderia solamente quando la posizione della società che lo richiede sarà definitivamente chiarita. E,chi arriva tardi, come si dice, peggio potrebbe alloggiare.
Usiamo il condizionale perché i due diesse bianco-verdi-granata, Alessandro Romio – il “Moggi di Ronco all’Adige” – e Graziano Parisi, i contatti li hanno già avviati, eccome!, con le future pedine che dovranno accompagnare il loro team nello storico ingresso in Eccellenza. Venendo alla “pugna” di ieri pomeriggio, i trevigiani di mister Antonello Gastone sono apparsi subito molto raccolti ed anche più concreti sotto rete (6 tiri a loro favore rispetto al paio degli albaronchesani di mister Emanuele Pennacchioni e del suo fido collaboratore Luca Moretto. Si è sentita, accipicchia!, l’assenza di “Pinturicchio” Luca Avesani, bloccato al solo ruolo di figurante della panca (con il n.18 sulla schiena) per via dello strappo subito domenica scorsa, sempre all'”Erasmo Zamperlini”, contro la Seraticense.
I trevigiani hanno punzecchiato con i due avanti, bomber Fabio Barichello (1991) e il numero 7 Driss Oudahab (1998), non a caso i due precisi e vincenti stoccatori, entrambi in sollucchero nella ripresa. Il numero 11 ospite, tal Giacomo Cusinato, classe 1997, giostrava nel ruolo di terzino – e non di punta – avanzato, a raddoppio del pacchetto difensivo. Pochi i palloni fatti giungere nei pressi di Nicola Avesani, per la seconda volta padre di Emma durante la settimana, e Joseph El Qoriqi, che spaziava sul fronte mancino, proponendo dribbling e traversoni al centro, anche a sfioro di terreno, quasi sempre intercettati dalla retroguardia trevigiana. Bene il “cosacco” Goran Ivanov, poi, in calo verso la metà della ripresa, quando – forse troppo tardi – mister Pennacchioni si decideva finalmente di lanciare le “frecce” fresche ed appuntite del due millenario Edoardo Zamperlini, di Riccardo Carpene e di Enrico Cavazza: giocatori che in altre gare avevano dimostrato di risollevare le sorti dell’Albaronco. Scampoli di partita per un altro duemillenario, Andrea Franceschetti.
Nonostante si godesse della superiorità numerica a causa della troppo frettolosa espulsione comminata dal direttore Saugo di Bassano del Grappa nei confronti del numero 3 Riccardo Zarpellon (2000), l’Albaronco non ha saputo approfittare di questo vantaggio, non riuscendo quasi mai a sfondare, ad impensierire gli avversari. Nulla ha potuto l’estremo difensore “Ibra” Afyf (alla fine ammonito, alla pari del cugino El Qoriqi) sul diagonale tagliente scoccato dal suo connazionale Oudahab, nè in occasione del raddoppio ospite, materializzato in rete da una conclusione tra palo e portiere dal bomber più prolifico e più temuto, Fabio Barichello.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it